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Nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2022 Ducati ha vissuto la miglior stagione della sua storia e ha meritatamente conquistato il successo finale con Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati), senza dimenticare il contributo apportato da Michael Ruben Rinaldi per ciò che concerne la vittoria del titolo per Team e a quello di Axel Bassani (Motocorsa Racing) nel successo di Ducati in termini di classifica Costruttori. In quella che è stata un’annata caratterizzata da una storica tripletta andiamo a ripercorrere i momenti migliori di questa stagione, senza tralasciare il ruolo degli Indipendenti e della rilevanza di questa tripletta firmata dalla Casa di Borgo Panigale.

DAL VIA: atmosfera magica, Bautista torna in Rosso

Il 2022 è l’anno del grande ritorno di Alvaro Bautista che vive la sua seconda esperienza con il rosso del team ufficiale Ducati nel WorldSBK – dopo la prima esperienza relativa al 2019 - e i successivi due anni in Honda. Grazie alla maggior conoscenza legata alle gomme Pirelli, al Campionato e con un passo avanti compiuto da Ducati in termini di performance della Panigale V4 R, insieme a Bautista il pacchetto risulta essere ancora più competitivo.

Bautista va forte fin dai test e nel primo Round della stagione in programma ad Aragon lascia subito il segno battendo al termine di un gran duello all’ultimo giro il suo storico rivale Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) per poi ripetersi nella giornata di domenica. Alla fine del primo appuntamento dell’anno, lo spagnolo è in testa alla classifica. Ad Assen approfitta del contatto che vede coinvolti Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) e Rea. È chiaro a tutti che rispetto a tre anni fa Bautista è più intelligente e accorto e che il pacchetto formato dal pilota di Talavera de la Reina e Ducati è superiore agli altri.

GRANDI VITTORIE: doppietta a Misano e podio numero 1000 di Ducati nel WorldSBK

Bautista si regala una bellissima doppietta a Misano davanti al CEO Ducati Claudio Domenicali, al Direttore Sportivo Paolo Ciabatti e al General Manager Gigi Dall’Igna mentre la vittoria a sorpresa a Most vale a Ducati il suo podio numero 1000. A Magny-Cours Ducati vince Gara 1 con Bautista mentre Bassani arriva terzo e può così festeggiare il primo podio del 2022; in Gara 2 Rinaldi arriva secondo e porta così a casa il suo miglior risultato stagionale, ancora una volta davanti a Bassani. A Barcellona lo spagnolo conquista la sua prima tripletta in tre anni. Vince anche in Portogallo a Portimao prima di ripetersi in Argentina a San dove il rivale nella lotta per il titolo Razgatlioglu cade.

CHIUSURA DEI GIOCHI: Mandalika è indimenticabile

A Mandalika Razgatlioglu fa tripletta ma ciò non impedisce a Bautista di laurearsi campione del mondo alla fine di Gara 2 riportando così a Bologna quel titolo iridato che le mancava da 11 anni. Al termine di Gara 1 a Phillip Island, Ducati torna a far suo anche quel Campionato del Mondo per Costruttori vinto per l’ultima volta nel 2011 mentre Aruba.it Racing – Ducati festeggia il titolo per Team, il secondo dopo quello centrato nel 2020. Questa per Ducati è una stagione memorabile anche considerando la tripletta ottenuta in MotoGP™, la seconda dopo quella del 2007.

LE MAGICHE STATISTICHE DI DUCATI

Kawasaki ha fatto tripletta dal 2015 al 2019 mentre Yamaha l’ha festeggiata per la prima volta nel 2021, anno che ha visto laurearsi campione del mondo Toprak Razgatlioglu, Yamaha tra i Costruttori e il team Pata Yamaha with Brixx WorldSBK. Per Ducati si tratta del 18° titolo per Costruttori e del 15° mondiale Piloti. In ottica 2023, finora solo in quattro sono riusciti a difendere il titolo iridato nel WorldSBK: Bautista può diventare il quinto?

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